Quando usiamo il termine editoria, ci riferiamo a un’attività imprenditoriale che produce, distribuisce e commercializza contenuti attraverso i media. L’editore è l’imprenditore dell’attività imprenditoriale.
L’attività editoriale promuove le opere degli autori, facendo prima di tutto un lavoro di selezione.
Le fasi successive, superato il sì “s’ha da fare”, sono la preparazione delle bozze, la cura della parte grafica, la stampa o la digitalizzazione.
L’avvento dell’informatica ha portato un notevole cambiamento nel processo editoriale, con la dematerializzazione della cultura, attraverso la condivisione dei prodotti nel mondo virtuale.
Se dovessimo datare la nascita del mondo editoriale, potremmo scegliere il 1455, come abbiamo visto nel post “Il brand journalism in azienda“. La stampa a caratteri mobili è senza dubbio una delle innovazioni più importanti nella storia dell’umanità.
Il mondo dell’editoria classica è composto da altri attori, oltre l’autore e l’editore. Esistono i traduttori, che hanno pari dignità dell’autore nei libri, i correttori di bozze, i preposti alla produzione e stampa, i distributori, i promotori, i pubblicitari, i critici letterari e i librai.
Le pubblicazioni editoriali possono essere libri, enciclopedie, annuari, quotidiani, settimanali, mensili, ma anche opuscoli e volantini.